Le zone non riscaldate vanno sempre incluse nel modello energetico: queste zone rappresentano le zone fredde a contatto con le zone riscaldate oggetto dell'analisi energetica, come ad esempio le cantine o i vani scala non riscaldati.
Le zone non riscaldate possono essere trattate con due differenti tipi di approccio: il metodo Tabellare e il metodo Analitico.
La scelta del metodo dipende dal tipo di intervento, generalmente il metodo Analitico è richiesto per interventi che riguardano la nuova costruzione o la ristrutturazione importante di primo livello.
La scelta del metodo viene fatta nel menù Relazione tra le le impostazioni di calcolo, in base al tipo di intervento si imposta il metodo da utilizzare per la zone confinanti.
Il metodo Tabellare è quello più semplice, in questo caso non è necessario modellare la zona non riscaldata. Per queste zone viene attribuito, secondo il prospetto della UNI TS 11300 parte 1, un coefficiente di correzione btr,x. Questa grandezza rappresenta il grado di coibentazione della zona non riscaldata, il valore è un numero che va da 0 a 1, più è piccolo il valore migliore è il grado di coibentazione della zona non riscaldata.
Si riportano di seguito i passaggi per la corretta modellazione con metodo Tabellare:
- nel menù Relazione impostare il metodo di calcolo Tabellare
- nel menù Zone deve essere creato l'ambiente confinante non riscaldato
- nel menù Zone impostare il coefficiente di correzione btr,x per la zona non riscaldata
- nel menù Strutture devono essere create le strutture disperdenti con verso di dispersione zona non riscaldata
- nel menù Involucro devono essere disegnati gli elementi che disperdono verso la zona non riscaldata, assegnando tra le proprietà la zona verso cui disperdono
Il metodo Analitico richiede invece che le zone non riscaldate siano modellate nel menù Involucro.
Il metodo Analitico è obbligatorio in caso si trattino interventi di nuova costruzione o ristrutturazione importante di primo livello. Inoltre in Regione Lombardia è sempre obbligatorio in caso di calcolo di progetto, per le redazione di una Legge 10, con il Motore di Calcolo CENED+2.
In questo caso le informazioni da indicare per la zona non riscaldata sono più dettagliate, devono essere specificati il volume netto, che può essere ricavato dall'input grafico, e il numero di ricambi d'aria, in modo da valutare le dispersioni per ventilazione della zona.
In questo caso il coefficiente di scambio termico btr,x non è assegnato, ma viene calcolato successivamente secondo la disposizione delle dispersioni.
Si riportano di seguito i passaggi per la corretta modellazione con metodo Analitico:
- nel menù Relazione impostare il metodo di calcolo Analitico
- nel menù Zone deve essere creato l'ambiente confinante non riscaldato
- nel menù Strutture devono essere create le strutture disperdenti con verso di dispersione zona non riscaldata
- nel menù Strutture devono essere create le strutture delimitanti la zona non riscaldata con verso di dispersione Da zona non riscaldata verso esterno e Terreno
- nel menù Involucro deve essere modellato l'ambiente non riscaldato e disegnate tutte le strutture opache e trasparenti che lo delimitano verso esterno e terreno utilizzando le strutture definite nel punto 4.
- nel menù Involucro inserire il locale non riscaldato utilizzando il comando Locali, selezionando l'opzione disegna un ambiente non riscaldato assegnando la zona definita al punto 2.
Per un ulteriore approfondimento si consiglia di visualizzare il videotutorial dedicato