TRAVILOG dispone di una procedura dedicata alla verifica degli archi esistenti in edifici in muratura portante. Tale procedura è inclusa nel modulo RINFORZI.
L’approccio su cui si basa l'applicativo ARCHI del modulo RINFORZI è quello di analizzare le capacità limite degli archi in muratura, sia in ambito statico che sismico. Gli archi analizzati sono di quattro tipologie: 

• archi a tutto sesto
  
• archi a sesto acuto
• archi ribassati
• archi policentrici 

Attraverso un flusso di lavoro molto efficiente il software permette di ottenere  il centro delle pressioni, le verifiche a schiacciamento e a taglio e l’analisi cinematica dell’arco con un approccio di verifica non lineare. TRAVILOG verifica i carichi applicati e indica se l’arco rientra nei limiti o li supera. La verifica del carico avviene sia in ambito statico che sismico.

Il Modulo MURATURE, rappresenta per livelli i vari impalcati: in corrispondenza di ciascun impalcato, l'altezza dei muri viene interrotta ed è quindi possibile modellare il relativo solaio incidente. Qualora i muri adiacenti abbiano altezza differente e l'impalcato si trovi dunque ad una quota diversa, non sarà possibile creare un ulteriore livello senza compromettere le caratteristiche meccaniche dei muri. In tal caso si consiglia di valutare la possibilità di trattare separatamente le due porzioni di edificio.

Con TRAVILOG è possibile considerare archi e volte nel modello tridimensionale assegnando agli elementi portanti in muratura i carichi che ne derivano e studiando i meccanismi di collasso che ne conseguono.TRAVILOG consente di valutare sia i meccanismi di collasso di primo modo che quelli di secondo modo (definizione di Giuffrè, 1993).
I meccanismi di primo modo corrispondono a cinematismi fuori piano di singole pareti o di porzioni di struttura. Si tratta di fenomeni di ribaltamento e flessione che portano a collasso la struttura per perdita di equilibrio. In questi casi, la verifica globale su un modello tridimensionale della struttura non ha rispondenza rispetto al suo effettivo comportamento sismico e può essere effettuata attraverso un insieme esaustivo di verifiche locali.I meccanismi di secondo modo interessano la risposta delle pareti nel proprio piano e generano danneggiamenti per flessione e taglio; la rottura avviene per superamento della resistenza ultima del materiale. A differenza dei meccanismi di primo modo, questi cinematismi si attivano in strutture in grado di sviluppare una risposta globale alla sollecitazione sismica.Per approfondire l'analisi dei meccanismi di collasso di edifici esistenti in muratura si consiglia di consultare il focus: Interventi di miglioramento sismico La presenza di impalcati a volta può essere considerata in TRAVILOG in modo diverso in caso si stiano studiando i meccanismi di collasso di primo e secondo modo. I carichi derivanti da impalcati a volta gravano sui muri portanti con sollecitazioni caratterizzate da una componente orizzontale ed una verticale del carico totale la cui entità varia a seconda della curvatura della volta.
Definite le due componenti, si potrà studiare l'effetto della componente verticale, modellandola con un carico lineare sul muro, mentre la componente orizzontale spingente fuori piano potrà essere tenuta in conto nell'analisi dei meccanismi locali di collasso.

Ciascun muro del modello tridimensionale, viene schematizzato nel telaio equivalente mediante un elemento unifilare, la cui sezione dipende da spessore e lunghezza del muro. In testa al muro vengono generate delle aste orizzontali infinitamente rigide alle cui estremità si trovano dei nodi. Se in corrispondenza degli spigoli, il nodo di estremità di un muro coincide con quello di estremità del muro ad esso perpendicolare, allora le sollecitazioni verranno trasferite da uno all'altro elemento. In alternativa, l'unico modo per attivare l'interazione è l'eventuale presenza di un piano rigido. Questa modellazione rappresenta un buon ammorsamento delle pareti in muratura.Per trovarsi nella condizione descritta, è sufficiente disegnare i muri utilizzando il filo baricentrico e collegando sempre i baricentri dei muri di spigolo. Qualora si disegnino i muri con filo destro e sinistro o qualora i baricentri dei muri di spigolo non coincidano, i muri lavoreranno indipendentemente gli uni dagli altri.

Il Modulo MURATURE consente di dimensionare i tiranti su pareti in muratura portante, definendone l'area minima sulla base delle proprietà meccaniche della muratura. Per accedere a tale procedura è sufficiente cliccare sul muro inserito ed accedere al menù "Tiranti" della finestra relativa.Per tener conto della presenza del tirante nel modello tridimensionale, si dovrà assegnare al muro le caratteristiche di un elemento dotato di resistenza a trazione. Per farlo, si acceda alla schermata delle proprietà del muro e nel menù "Generale" si digiti il relativo valore di fyk (resistenza a trazione del tirante).Il tirante in questo caso avrà un duplice effetto: da una parte fungerà da collegamento tra i setti murari, dall'altra fornirà la resistenza a trazione necessaria per considerare le fasce sismo-resistenti.

Quando si assegnano le due altezze h1 e h2 ad una parete, è necessario prestare attenzione che l'altezza massima non sia superiore all'altezza delle strutture dichiarata nel livello in cui si sta modellando.
Si consiglia quindi di accedere al pannello Livelli, selezionare il livello di riferimento e verificare o modificare il parametro Hstrutture:

Le altezze inserite non possono essere maggiori dell'altezza strutture impostata nelle proprietà del livello.

Dal comando "Disegna una trave", si modelli una trave su uno dei livelli di rappresentazione 2D. Successivamente, col doppio clic sulla trave, si acceda alla finestra delle proprietà della trave, nella quale è possibile impostare, oltre alle condizioni di vincolo, anche le quote del primo e dell'ultimo estremo.

Per verificare le geometrie del modello a telaio equivalente, è sufficiente accedere al pannello Tabelle e scegliere queste opzioni:   Le stesse tabelle sono disponibili per i setti e le fasce armate e rinforzate.Selezionando il setto o la fascia di interesse, cliccando sull'occhio si visualizza l'elemento nel modelli tridimensionale.Se si visualizzando sul modello i numeri delle aste:
la ricerca può essere effettuata sulla colonna relativa all'asta.

I cordoli di piano sulle murature possono essere modellati secondo il loro effetto sulle pareti stesse:- i cordoli sono un carico che può essere creato come un carico lineare distribuito sulle murature;- in presenza di cordoli le fasce di piano possono essere considerate come sismo-resistenti. Per farlo è sufficiente assegnare alla muratura la resistenza a trazione. Questa deriva dalla relativa armatura a trazione del cordolo oppure dalla resistenza della catena;- i cordoli potrebbero incidere sull'effetto scatolare della muratura. In tal caso le pareti potranno essere modellate baricentriche in modo d risultare ammorsate. I nodi di estremità  risultano quindi tra loro connessi.